Casa di accoglienza “Padre Achille Fosco” per bambine abbandonate, povere, maltrattate

Luogo: frazione di Toledo, Comune di Silang, provincia di Cavite, Tagaytay City – Filippine
Partner locale: “Merciful Sisters”, Congregazione delle Sorelle Misericodiose fondata da Padre Achille Fosco dei Frati Minori Conventuali e da Madre Francesca Semporini nel 1947 a Rionero in Vulture (Potenza).
Il progetto è stato costruito negli anni 2005 e 2006
Inaugurata il 17 settembre 2006
Dalla relazione di presentazione progetto in Provincia Autonoma di Trento nell’ottobre 2004:

GAV | Casa accoglienza Achille Fosco

Identificazione, contesto e giustificazione del progetto

L’economia della zona è molto precaria: il 70% degli abitanti sono considerati inferiori alla classe bassa, appartengono a braccianti agricoli e disoccupati, vengono chiamatio “miserabili”. La loro condizione è talmente precaria che la mortalità per malnutrizione è molto alta, e la loro istruzione, insufficiente o addirittura inesistente, fa la differenza nella classe sociale; il 27,75% è situata nella classe bassa, gente povera, con un lavoro da muratore, carpentiere, falegname, artista o altro. I loro figli hanno poche possibilità di frequentare qualsiasi tipo dis cuola; lo 0,70% sono isnegnanti, lo 0,90% professionisti (medici, ingegneri, avvocati, ecc.); lo 0,85% commercianti. I figli di queste classi possono frequentare la scuola, ma il 65% dei ragazzi non ultima il ciclo scolastico. L’istruzione e la cultura sono fondamentali per cresecere e sviluppare una coscienza a livello sociale e personale, per creare un ambinete sano e pulito con attenzione a tutti i membri della comunità, per l’indipendenza di ogni individuo.

La Congregazione vuole dare un aiuto capillare ed ampio al circondario di Tagaytay City, dove già sono attivati alcuni servizi di solidarietà umana rivolti alla popolazione, in particolare un servizio sanitario gratuito, accoglienza ai più piccoli poveri ed abbandoinati, perlopiù figli di “scavengers”. Si riscontrano parecchi stati di abbandono di bambine/i lasciati dai genitori fin dalla nascita. Genitori troppo poveri, mamme violentate ancora giovanissime, indigenti. “Bambine costrette a prostituirsi per poter aiutare le famiglie, bambine violentate all’età di sette mesi, otto anni, per la mancata sorveglianza dei genitori che costretti ad emigrare lasciano i bambini ai nonni, che cercano di fare il meglio, ma non possono sostituire i genitori in tutto per cui crescono con grosse carenze affettive. Le ragazze vittime di abusi sono poi indotte a lasciare i figli nella spazzatura o abbandonarli perché non hanno come farli crescere. Abbiamo avuto aprecchi casi tra cui una bambina trovata nella spazzatura dopo 36 ore dal parto…” queste le parole di Suor Francesca Ferrari nella richiesta di aiuto pervenuta al GAV nel settembre 2004. Le case del barangay (villaggio) sono costruite con pezzi di cartone, soggette a disfacimenti ogni qual volta la pioggia scende copiosa soprattutto da giugno a settembre, provocando danni notevoli; i tifoni (circa 24 all’anno!) causano danni ancor più ingenti con la popolazione devastata sia moralmente che fisicamente. Inondazioni di acqua e fango sono la causa anche di decessi tra la popolazione.

Nella loro casa le suore offrono accoglienza a tutti i livelli: mantenimento, sanitario, istruzione, umano. Si prodigano per l’adozione a distanza ed anche per l’adozione definitiva in famiglie sia filippine che straniere. Ma al 2004 la casa ospitante non è più consona a queste attività, si prevede quindi la costruzione di un edificio più grande ed adatto a questi scopi.

All’interno della nuova casa a Silang possono essere ospitate bambine da zero a diciotto anni. L’edificio è stato ultimato nell’agosto 2006 ed inaugurato il 17 settembre 2006 alla presenza di alcuni soci del GAV. La costruzione si sviluppa su due piani, comprende dormitori, sala medica, sale per attività educative/didattiche, cucina, refettorio, stanze per educatrici, assistenti ed anche per i parenti che arrivano in visita ai bvambini, ricevendo anche loro aiuto ed assistenza. Si è costruito un porto sicuro per tutti quanti vivono situazioni estremamente disagiate con rischio effettivo di mortalità per fame e abbandono.

Obiettivi del GAV

Primo obiettivo raggiunto: ultimazione della casa di accoglienza nell’agosto 2006, costruita con parametri strutturali antisismici e finiture elevate.

Obiettivi specifici

accoglienza di tipo residenziale (massimo 35 ospiti) per coloro che sono prive di famiglia o che in essa non possono trovare educazione avendo subito violenze famigliari e non;
ridurre la mortalità dei bambini, causata dall’abbandono, dalla malnutrizione e dalla mancanza di igiene;
aiutare le famiglie in difficoltà, che non sono in grado di dare a questi bambini un’adeguata educazione e istruzione sia a livello scolastico che morale;
accoglienza di tipo diurno alle famiglie che lo richiedono affiché possano essere seguite sia sul piano educativo che morale;
offrire i pasti giornalieri anche a famiglie in difficoltà momentanee;
rendere possibile la frequenza non solo alla scuola materna ma anche alla scuola di formazione per le ospiti più grandi;
seguire le famiglie dando educazione alimentare, sanitaria, scolastica, morale, attivando corsi specifici;
reintegrare le fanciulle nelle loro famiglie di origine;
rendere adottabili le fanciulle che non potranno essere reintegrate nelle loro famiglie;
seguire sia le fanciulle che sono rientrate nella loro famiglia sia chi ha avuto una nuova famiglia adottiva.

Costo intervento

La Provincia Autonoma di Trento è intervenuta con un finanziamento di € 160.000,00 per la costruzione dell’edificio. E’ inoltre intevenuta per l’acquisto di parte dell’arredamento (cucina, refettorio, dormitori e lavanderia) con € 15.000,00.

Costo totale fabbricato € 340.000,00 così distinti:
GAV € 16.000,00
PAT € 160.000,00
Congregazione € 164.000,00
Costo arredamento € 43.063,62 così distinti:
GAV € 1.500,00
PAT € 15.000,00
Congregazione € 26.563,62

Il progetto continua…

Il Gruppo Autonomo Volontari annualmente contribuisce al mantenimento delle bambine ospiti della casa. Attualmente si contano dalle 8 alle 12 fanciulle, in dipendenza dalla frequentazione della scuola statale. Le bambine “stabili” sono state affidate da famiglie molto povere ed indigenti. Sono ospitati anche tre bambini della prima infanzia tra i quali un bellissimo bimbo portato dalla nonna nella casa della Congregazione nel febbraio 2005: a 15 mesi pesava solo 3 kg! Il GAV lo definisce “il miracolo di Suor Francesca”, che con molto affetto, cure ed attenzioni particolati è riuscita a farlo rinascere alla vita di fronte all’incredulità dei medici che lo hanno visitato la prima volta. Francesco è stato accolto, tramite l’adozione internazionale, in una vera famiglia che sa donargli tutto l’affetto e l’amore che gli sono mancati nei suoi primi mesi di vita! I nostri auguri a lui per una vita futura serena e gioiosa: Auguri nostro carissimo Francesco!!!

GAV | Casa accoglienza Achille Fosco
GAV | Casa accoglienza Achille Fosco